sabato 1 dicembre 2007
INCHIESTA DA CAVALLO.
Cinque minuti di video per capire meglio il mondo delle scommesse sportive ed i suoi protagonisti.
mercoledì 21 novembre 2007
Emergenza ultras, violenza negli stadi, matrice politica e terrorismo organizzato. Questi sono i termini usati all'ordine del giorno per fronteggiare un problema che con il calcio e la politica hanno poco a che spartire. Ovviamente gli incidenti che si sono visti in molti degli stadi italiani (in particolar modo all'olimpico) sono episodi di estrema violenza e condannabili, ma non vorrei che si distogliesse l'attenzione sulla vicenda principale. Vorrei ricordare che Gabriele Sandri, un ragazzo di 28 anni, è stato ucciso da un colpo di pistola esploso da un'agente della stradale e che le dinamiche di questo omicidio (colposo o volontario che sia)non sono ancora ben chiare. Credo che in primis si debba far luce sui numerosi dubbi e dichiarazioni fatte da parte degli esponenti del mondo politico e dell'informazione, sulle numerose falsità che sono state pronunciate e che si esortassero le istituzioni e gli organi competitivi nel svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi. Solo dopo si potrà affrontare il problema della violenza negli stadi e la eventuale sospensione delle trasferte.
sabato 10 novembre 2007
UN' INTEGRAZIONE E' POSSIBILE?
Il problema dei rom e della loro eventuale integrazione nei paesi ospitanti è sempre stato attuale. Molte volte però tale problema è stato tralasciato dai media e dall'opinione pubblica per poi "esplodere" in questi giorni con l'omicidio di Giovanna Reggiani a Tor di Quinto.
Sicuramente l'allargamento da parte della Comunità Europea con la conseguente introduzione della Bulgaria e della Romania, ha contribuito enormemente ad incentivare l'ingresso di molte comunità provenienti da questi paesi senza però affrontarte realmente il problema. Questo allargamento verso est e la conseguente apertura delle frontiere, non sta facendo dormire "sonni tranquilli" ai vecchi stati membri che oltre a dover "fronteggiare" una preoccupante ondata migratoria di rom, teme anche uno sfruttamento sfrenato dei propri sistemi di assistenza sociale. Il mio scopo non è quello far soffermare il lettore sulle relative e molte volte scontate problematiche di ordine pubblico (furti, rapine,aggressioni ecc.) ma bensì quello di attrarre la sua attenzione su un'altro punto. Partendo dal presupposto che una elevata percentuale di questi immigrati si trovano a vivere in condizioni precarie,che circa il 75% delle comunità rom dipendono dalla beneficenza statale e che i livelli di scolarità sono quasi inesistenti,credo che sia un atto incivile regolamentare il loro ingresso a queste condizioni. Molte volte si sente parlare di "città aperte" di "estrema tolleranza" e "solidarietà" senza garantire un futuro certo a queste persone e senza garantire la sicurezza ai cittadini ospitanti.
venerdì 26 ottobre 2007
Manifestazione comitato ora della verità
Questo video è stato realizzato amatorialmente per testimoniare il pieno svolgimento di una manifestazione tenutasi a roma il 3 dicembre 2005. Alla manifestazione parteciparono circa tremila persone tra giovani, associazioni ed esponenti di diversi partiti politici. Scopo della manifestazione era quello di far luce sulla strage di Bologna ed ottenere un forte impatto mediatico sugli avvenimenti giudiziari al tempo ancora irrisolti. Questo video è l'unica fonte che può testimoniare il pieno svolgimento di una manifestazione così importante (ricordo che Bologna è stata la strage con più vittime di tutta la storia italiana) completamente dimenticata o parzialmente riportata dai giornali e dalle tv nazionali. Nell'ambito dell'informazione local-global sicuramente questo video ha contribuito enormemente a catturare l'attenzione di molti italiani (e non solo) informandoli sull'avvenuto. Preso atto del grande successo che ha avuto in rete, il video è stato introdotto in alcune trasmissioni riguardanti gli avvenimenti giudiziari e storici della strage.
sabato 20 ottobre 2007
MYANMAR IN RIVOLTA.
Nell’ex Birmania, oggi Myanmar, monaci buddisti e popolazione locale protestano ormai da diversi giorni contro il regime militare che detiene il potere. Il caro carburanti e dei generi alimentari sembrano essere solo alcune delle motivazioni che hanno spinto migliaia di persone a scendere in piazza per dimostrare il proprio dissenso nei confronti di una classe politica che dal 1962 gestisce e governa la nazione col “pugno di ferro”.
Probabilmente il rincaro del carburante è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, probabilmente le ragioni della protesta hanno radici profonde radicate nelle violenze subite nel corso di questi anni e nel completo malessere sociale.
Ancora oggi cortei e manifestazioni spontanee continuano lungo le strade della capitale Yangon e delle principali città facendo fronte al coprifuoco imposto dall’esercito che, per soffocare o “calmare gli animi” della rivolta, è passato dalle cariche di routine alla repressione armata. Diverse le vittime cadute sotto il fuoco dell’esercito ma ciò che lascia riflettere è la caccia aperta in atto contro giornalisti ed in particolar modo contro i giornalisti stranieri colpevoli solo di fare informazione alla luce di un avvenimento così importante. Questo video rappresenta e testimonia la violenza di un regime, i suoi contenuti dovrebbero far riflettere e spingere i vertici dell’ONU nel prendere una definitiva decisione sull’accaduto. La situazione precipita giorno dopo giorno ed alle solite sanzioni che vengono sancite nei confronti dei regimi oppressori probabilmente sarebbe più opportuno un totale intervento. Intanto continua a scorrere il sangue nelle strade.